Ruvo e l’8 settembre 1943

C’è una correlazione indiretta tra questa fotografia e quella data, ma ci arriviamo per gradi.

Questa immagine è stata utilizzata in alcuni casi per ricordare l’arrivo degli Alleati a Ruvo. Qualcuno forse non l’ha mai vista.

Siamo nell’attuale piazza Matteotti, alle spalle del carro armato (un Panzerkampfwagen III Versione L) si vede Palazzo Avitaja e l’imbocco dell’odierna via De Gasperi. I soldati al lavoro sul carro armato sono tedeschi, probabilmente carristi a supporto della 1a Divisione Fallschirmjäger.

Questa divisione di paracadutisti fu creata nel maggio 1943 e raccoglieva unità che avevano già combattuto in Francia e in URSS, dove si fece ampio uso di quel tipo di panzer. Il 10 luglio la divisione venne trasferita a Roma: un giorno prima gli Alleati erano sbarcati in Sicilia. Lo Stato Maggiore tedesco, prevedendo la possibilità di una capitolazione italiana, elaborò il piano Alarico (poi Achse), ovvero occupazione dell’Italia in caso di resa e contrasto dell’avanzata alleata.

Il 25 luglio Mussolini fu arrestato, il fascismo diventò un brutto ricordo per qualche giorno. Nel frattempo la divisione tedesca era arrivata in Sicilia dove tentò invano di opporsi agli Alleati. Il 17 agosto venne comunicato l’ordine di ritirata.

In seguito all’armistizio dell’8 settembre, la 1a Divisione Fallschirmjäger fu inviata in Puglia con il compito di difendere la posizione contro i paracadutisti britannici. La Divisione rimase in Puglia fino alla fine di settembre, indietreggiando a poco a poco verso il Molise. In quelle settimane i tedeschi incontrarono episodi di resistenza civile e militare, come a Bari il 9 settembre, e si resero artefici di tremende stragi come a Barletta il 12 settembre e a Spinazzola presso Murgetta Rossi.

Tornando all’immagine in questione: questa campeggia tuttora in un bar di piazza Matteotti (all’epoca adibito ad albergo e del quale si vede l’ingresso nella fotografia) con la didascalia “luglio 1943”, una data poco convincente.

Sebbene non sia possibile dare un giorno e un mese a questa fotografia, si può dire che lo scatto è certamente dell’estate 1943: lo testimoniano le vicende brevemente ricostruite e lo dimostra l’abbigliamento dei militari e dei bambini che osservano scalzi sul basolato della piazza l’attività dei tedeschi.

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